Cronache di ordinario razzismo

V libro bianco sul razzismo in Italia 7.426 episodi di razzismo in dodici anni. 

È con questo flash che il V Libro bianco sul razzismo in Italia fotografa il volto intollerante del Belpaese. Un flash che raccoglie le segnalazioni arrivate all’associazione Lunaria dal 1° di gennaio 2008 al 31 marzo 2020. Segnalazioni che, ovviamente, danno una fotografia sfumata della realtà, approssimata per difetto, perché «la gran parte delle ingiustizie e discriminazioni resta confinata nel silenzio di coloro che le subiscono e nell’omertà dei molti che ne sono testimoni passivi e, dunque, complici». Prima di entrare nella cronaca degli episodi di violenza verbale (5.340), di discriminazione (1.008), di aggressioni fisiche (901), di danneggiamenti alle proprietà(177) e di raccontare le storie esemplari di questo sentire razzista, il Libro parte da una premessa: non solo il razzismo è un fenomeno radicato nel territorio, ma è innanzitutto istituzionale. 

Cala dall’alto, sdogana i comportamenti, non contiene ma anzi convive (e spesso incita o flirta) con realtà che rivendicano con orgoglio il loro essere antisemite, negazioniste e omofobiche, eredi del fascismo e della Repubblica sociale italiana. Per far comprendere quanto di istituzionale ci sia nel razzismo che attraversa il paese, il Libro ripercorre, con analisi accurate, il contesto politico e culturale dell’ultimo decennio: l’approccio emergenziale e detentivo del fenomeno migratorio; il cambio di narrazione volta a parlare di invasioni e presunte delinquenze, a mettere in dubbio i diritti di chi arriva “clandestino” o “finto profugo” e alloggia in “alberghi di lusso” dopo essere stato saltato dai “taxi del mare”. 

Una narrazione (alimentata dai media) che trova legittimazione normativa e si trasforma in politica punitiva, di contenimento di persone da rimpatriare, da detenere in caserme dove l’unico diritto è dormire e mangiare. A conferma di questo, un dato: tra i 1.008 casi di discriminazioni riscontrati, 663 hanno come responsabili personaggi politici o amministrativi. Coloro che, per il ruolo che ricoprono, dovrebbero prevenire e combattere xenofobia e razzismo. 

Un dato che non necessita commento ed evidenzia «l’intreccio stringente tra le parole cattive di chi conta, le rappresentazioni distorte di chi racconta, le offese violente di chi commenta online e le violenze razziste fisiche». 

A cura di Lunaria - Nigrizia

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