D'ogni istante la mente s'innamora

D'ogni istante la mente s'innamora come fa la farfalla che guardiamo dimentichi, seduti sul mattone consunto, ancora in ombra, della soglia, svegliandoci dubitosi, le mani calde allacciate alle ginocchia. Quanto dura il silente abbandono, la pace, il muovere lento del sole nel volo sù sù per l'aria celeste di fumo che si sfa? Oh, infinitamente se perduto che ha l'occhio il palpitare irragionevole stanco ritorna a terra e d'improvviso ci sorprende alle spalle una presenza, la nostra fanciullezza troppo mite scolora in volto, l'ora brucia. Così eccoci, non lontani dal punto, la soglia porosa, ove sedevamo, l'inverno accettato da tutti qui. Il tempo è un battito di minuti che si sente a intervalli e si perde e ritrova senza spavento, mentre l'ultima luce del giorno s'apprende a un comignolo solitario, al curvo viandante che se ne va e non torna sino all'anno nuovo. Allora si sarà aperta l'aria un'altra volta, le strade tenere nel disgelo porteranno qua e là in una confusione di raffreddori e di auguri, i piccioni nel prato, le lenzuola nel cielo la posta del mattino azzurra fra le mani.


Attilio Bertolucci

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