Storia di un genocidio

STORIA DI UN GENOCIDIO DIMENTICATO: IN INDONESIA, NEL 1965, OLTRE MEZZO MILIONE DI OPPOSITORI VENNERO UCCISI CON LA COMPLICITÀ DI USA, REGNO UNITO E AUSTRALIA

Si parla sempre poco dell'Indonesia, nonostante molte delle caratteristiche di questo grande arcipelago: è il quarto Paese più popoloso al mondo ed è inoltre il più grande Stato a maggioranza musulmana. La sua posizione strategica da "filtro" tra Oceano Indiano e Oceano Pacifico lo rende uno snodo fondamentale nello scacchiere mondiale. Queste caratteristiche non passarono inosservate agli occhi delle grandi potenze della Guerra fredda.

Quando Sukarno, presidente dell'Indonesia sin dall'indipendenza, iniziò a strizzare l'occhio al partito comunista e ai paesi alleati di URSS o Cina, per gli Stati Uniti si rivelò necessario agire. Quando Suharto sostituì Sukarno in seguito a un colpo di stato, i comunisti furono immediatamente inseriti nella lista dei cattivi. L'omicidio di alcuni militari fu immediatamente imputato al partito comunista indonesiano. Da lì all'inizio delle violenze il passo fu breve.

I massacri iniziarono a Giacarta ma presto si diffusero anche nelle campagne. L'Indonesia divenne un campo di battaglia, con unità dell'esercito che appoggiavano le milizie e altre che difendevano i comunisti. Anche i fondamentalisti islamici giocarono un ruolo importante nei massacri. I più fortunati vennero uccisi con armi da fuoco e sommariamente sepolti in fosse comuni. Molti comunisti vennero decapitati e le loro teste vennero portate su dei paletti di legno; altri vennero smembrati mentre erano ancora vivi. I cadaveri erano ovunque, e alla fine la conta dei morti oscillerà tra le diverse centinaia di migliaia e alcuni milioni.

Rimasto nascosto nel corso dei decenni, il massacro dei comunisti indonesiani è tornato al centro dell'attenzione grazie al documentario "L'atto di uccidere" (The Act of Killing), del 2012. Oltre a parlare dei massacri, il documentario cita l'appoggio di governi occidentali, primi fra tutti USA, Regno Unito e Australia, al massacro, con la CIA che ha coordinato le milizie, fornito loro armi e liste di comunisti da eliminare. Il risultato furono milioni di morti e una decisa vittoria del "mondo libero".

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