Un giorno di questi

Cogliere l’incredibile da chiunque; chiedere e chiedersi sempre il perché delle cose; convincersi che la buona volontà non basta; non monumentalizzare nessuno: c’è del ridicolo in tutti; travisare la realtà non è romantico; la commozione è un abuso di pazienza; la cultura è estranea alla maggior parte degli italiani: in particolare alla borghesia; anche il torero ha paura; solo il disordine rende ricchi; il dolore non conosce la domenica; non c’è dittatura che non si possa curare con la psicanalisi; non c’è che la Natura, solo la Natura, per quanto anche un bonifico a volte fa più di un tramonto; sono arrivato in quella fase della vita dove alle persone si preferiscono i panorami; tutti hanno un’idea, il problema è che vogliono anche raccontartela; sono arrivato a un paradosso flaianesco: così sfiduciato nel futuro che faccio progetti nel passato; diffidare di quelli che si dichiarano artisti, cineasti, raccontatori di storie; al teatro di ricerca preferisco quello della casa; la mia qualità maggiore è la nostalgia; l’unica lotta accettabile è quella per l’effimero; solo una ampia villa con piscina salva; non c’è niente che lo champagne non possa redimere.

— Marco Ciriello, Un giorno di questi, Rubbettino Editore


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