Perché Natale è Natale…

Cercheremo di non farci mancare niente. Incominceremo con “anche a te e famiglia” e termineremo con “che sia un anno migliore”. Tra poco più di un mese festeggeremo la nascita del Salvatore. Cosa abbia salvato di preciso non lo so, ma visto l’andazzo del mondo, era meglio se non salvava. Non ci faremo appunto, mancare le solite discussioni sui presepi nelle scuole e, per adattarci all’odierna situazione, la Madre, il putativo Padre e la folla gaudente dovranno portare la mascherina. I Re Magi arriveranno, ma solo dopo aver fatto i tamponi ed osservato la quarantena, ragion per cui l’Epifania sarà spostata al 20 Gennaio. Come sempre, faremo regali utili. Niente noiosi libri, niente donazioni alle solite associazioni che si occupano dei finti malati, dei finti emarginati, dei finti senza casa e senza futuro, perché é risaputo che “eh si ma i soldi se li intascano loro”. Quindi i miei consigli per gli acquisti, terranno conto della proverbiale carità che ci appartiene, escludendo dalla nostra misericordia tutti quelli che “vengono qui a rubarci il lavoro” e soprattutto gitani&zingari che lo sappiamo “son tutti ladri”. Quest’anno, regaleremo bambini. L’ Africa ne é piena, son tutti li ammassati, con le mosche addosso, hanno poco o niente da mangiare e niente da vivere perché in Africa il tempo vale zero. Questa fotografia, é del 1950 (quindi non mille anni fa) ed é stata scattata in Congo durante l’occupazione belga. A Natale, un padre regalo’ alle sue due bambine, un giocattolo in carne e ossa. Un bambino vivo in gabbia. Tutto bello, tutto nero, con i denti e le braccine. Sapeva perfino grugnire, battere le mani e piangere quando aveva fame o sonno. Son passati più o meno 70 anni. Cosa é cambiato da allora? Poco o nulla. Le gabbie di oggi son fatte di malattie, di sete, di mancanza di cibo, di bombe sulla testa, di abbandoni… Ogni 5 secondi ne muore uno, ma non preoccupatevi ce ne sono talmente tanti che le scorte non finiranno. Oggi, in questo momento e sono solo le 9 del mattino, più o meno 13.000 Persone sono morte di fame. L’ 80% sono bambini. Non é meglio allora metterli in una bella gabbietta e regalarli ai nostri nipotini? Tanto lo fate già con i canarini. Nei primi mesi di quest’anno, oltre 6 MILIONI di bambini, al di sotto dei 5 ANNI, sono morti nel mondo. Certo, ne saranno morti anche a Parigi, a Londra o a New York, ma il “grosso” della cifra é li, appena attraversato il Mare dei Disperati, in quel Continente chiamato Africa. Sono i bambini del Congo, del Mali, del Sudan, dello Yemen e dell’Uganda. Sono i bambini ai quali abbiamo regalato caramelle nei nostri viaggi turistici per visitare la Madre dell’Umanità, sono i bambini che abbiamo (con un po’ di schifo) accarezzato dicendo “come son belli, poverini” e via di caramelle per consolarli. Adesso, a Natale, avete l’occasione giusta a poco prezzo. Non so il costo di Bambino + Gabbia + Trasporto, ma ne vale la pena. I vicini vi invidieranno e, a Natale, potete metterli fuori dalla porta vicino all’albero addobbato in giardino. Tanto son resistenti alla neve. E se muoiono, vabbè, aumenterà di qualcosa la cifra di 6 MILIONI. Ce ne sono così tanti, non se ne accorgerà nessuno. Nemmeno noi. Nemmeno loro. Sanno morire in silenzio. 

(Claudio Khaled Ser)

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