Jacques Élisée Reclus

IL 4 LUGLIO 1905 MORIVA RECLUS, SCIENZIATO DI ISPIRAZIONE ANARCHICA CHE FU TRA I PRIMI A MOSTRARE EMPATIA PER IL MONDO ANIMALE

"Se noi dovessimo realizzare la felicità di tutti coloro che portano una figura umana e destinare alla morte tutti coloro che hanno un muso e che non differiscono da noi che per un angolo facciale meno aperto, noi non avremmo certo realizzato il nostro ideale. Da parte mia, nel mio affetto di solidarietà socialista, io abbraccio anche tutti gli animali".

Jacques Élisée Reclus fu un importante geografo francese noto per le sue posizioni anarchiche.

Nato nel 1830, fu educato fin da giovanissimo all'interno di istituzioni religiose da cui si allontanò presto pur conservando una certa morale cristiana, che lo portò a solidarizzare sempre con i deboli e le vittime dell'ingiustizia del suo tempo. Oppositore di Napoleone III, fu costretto ad abbandonare la Francia e a girovagare per diversi anni in giro per il mondo, arrivando fino negli Stati Uniti. Nel corso dei suoi viaggi, oltre a realizzare appunti e annotazioni sulla conformazione di diversi luoghi che saranno alla base dei suoi primi scritti, si convinse ancora di più della bontà delle sue idee e tornato in Europa aderì definitivamente all'anarchismo.

Insieme ai suoi due fratelli combatté nella Comune di Parigi. Arrestato e imprigionato fu deportato in Nuova Caledonia e alla fine esiliato grazie alla fama che aveva ormai guadagnato in campo scientifico. Rifiuterà l'amnistia che il governo gli aveva concesso, sostenendo che la sua accettazione era vincolata all'estensione a tutti i reclusi per i fatti della Comune.

Durante l'esilio conoscerà molte figure dell'anarchismo internazionale, tra cui Kropotkin, anch'egli geografo libertario, di cui diventerà grande amico. Scriverà in questo periodo la sua monumentale opera in 19 volumi "La nuova geografia universale" che terminerà nel 1894 dopo aver intrapreso numerosi viaggi assai difficoltosi per l'epoca.

Prima della sua morte fonderà una libera università svincolata dal controllo dello stato e inizierà l'ultimo dei suoi scritti "L'Uomo e la Terra", impareggiabile saggio di geografia sociale.

Vegetariano convinto fu, in epoca recente, tra i primi uomini di scienza a manifestare posizioni di vicinanza e solidarietà alle altre specie animali.

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