FramMenti

Da che ho l’età della ragione vivo, come quel sintomo, in un mondo che cerca di persuadermi che la politica, i politici, il fare e patire politica sia il mondo. La politica è una faccia composita di uomini minimi e grandi, morti e vivi: sta dietro ad un tavolo e risponde a tutte le domande. Non c’è nulla che non le appartenga. La incontrate nei sogni, nei sonni senza sogni, nei sonetti del Trecento, nel suono della Glassharmonika. Il corteggiamento è un corteo, l’amore un comizio, una nascita, una rifondazione. Sarà vero?

Giorgio Manganelli, Improvvisi per macchina da scrivere (Biblioteca Adelphi)

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