Carne da macello

Noi ci preoccupiamo per un gatto dalla zampa spezzata o per un cane abbandonato ma poi facciamo finta di non sapere come vengono uccisi i vitelli per rifornirci di bistecche: in fila di prima mattina al mattatoio, uno dietro l’altro, aspettando il turno per sottoporsi al crudele chiodo pneumatico che spacca loro il cranio in un secondo. E la cosa più atroce è che mentre fanno la fila, vedono morire i figli, i fratelli, le madri, i padri. E quando li trasportano da un paese all’altro, da una città all’altra, li spingono dentro dei vagoni sprangati in cui sono costretti a stare in piedi per giorni interi, facendosi i bisogni l’uno addosso all’altro, senza mangiare e senza bere (tanto vanno a morire e chi se ne frega!), proprio come facevano i nazisti con le loro vittime.

(Dacia Maraini)

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