Claudio Magris - La curva e il cerchio

In un abbozzo dell' Uomo senza qualità ‐ pubblicato anni dopo la sua morte ‐ Robert Musil scriveva: «Come si volgerà Agathe, come sorriderà verso la riva? Leggiadramente. Come ogni perfezione... Eppure ogni bellezza perfetta ‐ un animale, un quadro, una donna ‐ non è che l'ultimo pezzo di un cerchio; una curva è perfetta, lo si vede, ma si vorrebbe conoscere il cerchio... allo stesso modo si può ammirare un bel cavallo maremmano, perché in esso si riflette come in uno specchio tutta la pesante bellezza dei campi e della vita rurale. Ma se dietro non c'è niente? Niente di più che dietro i raggi del sole che danzano sulle pietre? Se questo infinito di acqua e di cielo è inesorabilmente aperto?»
Forse nessuno come Musil ha affrontato a fondo il problema della civiltà moderna e della sua frantumazione, cercando al contempo di ricostruire su nuove basi una nuova totalità.

da La curva e il cerchio ‐ Incipit

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