Ci siamo fatti male

Ci siamo fatti male - Ci siamo staccati, abbiamo tagliato fili e rami. Alberi, anche. Rivolto lo sguardo altrove, non abbiamo più chiesto alla luna il perché della nostra malinconia. Il perché della nostra fame, del nostro tanto o poco sonno, abbiamo smesso di chiederglielo. Eppure ci continua a guardare, a guidare, senza offesa continua a far nascere, muovere, crescere; lei continua, continua sempre. Ci siamo staccati, abbiamo tagliato fili e rami. Appiccato fuochi. Voltato le spalle, abbassato la testa davanti alle stelle, maestre di vita. Scesi dal carro, perso la via. Lattea. Ci siamo persi, così. Bestemmiato tutte le stagioni, tanto il caldo quanto il freddo . Spenti nel tiepido ( o quieto) vivere. Maggio non sarà mai Ottobre, anche se si mangiano fragole a tutte le ore. E Novembre che porta il tacere, non sarà mai il chiasso del 25 Dicembre. Abbiamo fatto come ci pare, ci siamo fatti male. Abbiamo perso il nord, il sud, l'est, l'ovest e l' orizzonte. Ci abbiamo costruito davanti una falsa credenza, poi l'abbiamo riempita: sembra impossibile, ora, spostare, sparecchiare, sembra impossibile alzarsi e tornare a guardare. Ci siamo messi in macchina, in strada, in treno, ci siamo messi lontani dalla terra. Eppure siamo campi, dove ci nascono e crescono infinite possibilità: fiori, ortiche e pomodori. Dove ci serve il tempo di restare, seminare e poi aspettare. Dove se ti prendi cura, ti curi Dove se ti ami, poi ami Dove se ti annaffi, cresci Dove se ci credi, poi, ti credi. Ci siamo scollegati, ci siamo creduti altro e di più. Invece, siamo lo stesso respiro, lo stesso uguale sospiro. Abbiamo fatto come ci pare e ora, ci siamo fatti male. 

 (La Raccontadina)

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