E' umano, direi

“Questo posto non è cambiato affatto" disse Joe. Indicò una serie di vecchie foto. “Gli scrittori morti sono ancora morti” aggiunse. “Meno male.” “Per certi versi sì” replicò. “Lascio correre”. “Cioè segui la corrente?” gli chiesi. “No” rispose “Niente affatto. Così sembra che mi lasci guidare dal pifferaio magico o chessò io. E non ci siamo proprio, non ci siamo per niente” “C'entra l'invecchiamento” disse “Almeno credo. Hai talmente tanti ricordi che diventa difficile distinguere cos'è successo da cosa poteva succedere e da cosa non è successo ma lo sembra.” “Ti stai chiedendo se la memoria è affidabile?” gli dissi. “Credo di sì. Ricordo quella sera. La ricordo bene.” Sorrisi. “Perciò ci sono cose di cui posso rendere conto con certezza. Altre… È uno dei grandi vantaggi dell'invecchiamento, forse l'unico, cazzo. Se vivi abbastanza a lungo puoi abbellire, inventare. Puoi addirittura credere di averlo vissuto. Le invenzioni penetrano nella realtà. Come quando descrivi un fatto realmente accaduto. Aggiungi una cosa, ne togli un'altra. Dimentichi i dettagli precisi. Non lo trovo disonesto.” “No, è umano, direi.”

 (Roddy Doyle, Love)

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