E quindi uscimmo a riveder le stelle

Faccio questi ultimi chilometri con fatica. La delusione é una zavorra e noi, che siamo nati mongolfiere, a stento troviamo la via del cielo, appesantiti dalle amarezze e dalla consapevolezza che ormai non abbiamo più il tempo per cambiare il mondo. E quando lo avevamo, non l'abbiamo fatto, non siamo stati capaci di farlo. Da bambini, chi non ha giocato al Principe o alla Principessa? Chi non ha messo in testa una corona di cartone e sulle spalle un mantello? Com'é che siamo finiti servi? (...) Nessuno si é mai chiesto dove fanno a finire le stelle cadenti. Nessuno si domanda che fine fanno le Libertà perse. Quando giocavamo nei cortili o in mezzo alla strada, avevamo la Libertà del Sogno. Eravamo Eroi, noi bambini gracili, noi bambine secche, noi ancora fatti di niente, per un momento avevamo ed eravamo tutto. Ma l'infanzia é un giorno, viene subito sera. Abbiamo attraversato il Mare dell'Ardore. Mi rivedo nei Collettivi Studenteschi con la prima barba sulla faccia e la foto del "Guevara" sul letto a proteggere il mio sogno comunista. Mi rivedo entrare alla Statale, stretto nel mio eskimo verde con il Capitale sottobraccio e salutare gli altri Sognatori col pugno chiuso, con la faccia seria perché, noi comunisti di allora, non sorridevamo, consapevoli del compito "importante" che ci attendeva. Dovevamo cambiare il Mondo con la falce, il martello e le molotov. Abbiamo cambiato l'eskimo e nient'altro. Abbiamo guardato il cielo e visto le stelle cadere senza capire che erano i nostri sogni che si frantumavano lontano. Abbiamo incominciato a camminare sui marciapiedi, rispettare i colori dei semafori e cedere il posto sul tram. La Rivoluzione dei Bambini é finita col primo cartellino in fabbrica. La Via Adulta, lastricata di rinunce, di compromessi e quieto vivere, era davanti a noi. Dovevamo percorrerla e ci siamo incamminati. Mentre le stelle continuavano a cadere. Adesso, il traguardo é vicino e il cielo semivuoto. C'é rimasta la Libertà di Riflettere. Almeno quella. Lo dobbiamo alle altre che abbiamo perso, alle poche che restano. Ed insieme ai Pensieri, un invito ai bambini di oggi: Non lasciate cadere le spade di cartone, non toglietevi il mantello e la corona. Siate sempre RE e REGINE della vostra vita. Continuate il sogno. Tenete le stelle nel cielo, incollatele con la Speranza, inchiodatele con la Volontà, non siate "stupidamente felici" quando cadono, accendetene altre, fate che il vostro cielo sia sempre pieno di luci e non rassegnatevi mai all'ombra. Se vedete una Libertà che sta morendo, soccorretela, medicatela e salvatela. Qualunque essa sia. Anche se non é la vostra, perché il cielo che vedete, é solo una piccola parte dell'Universo. Ragionate dell'Insieme non della frazione. Siate numeri primi, indivisibili. La Vita, puo' essere un Inferno, ma abbiate sempre la forza di superare il Buio, non cedete mai alla tentazione di "voltarvi dall'altra parte", conservate il Furore e difendete sempre il Pensiero, la più bella Libertà che ci é stata concessa. E vedrete che alla fine, "Uscirete a rimirar le stelle».

Claudio Khaled Ser

Commenti

Etichette

Mostra di più