Il Botswana

SERETSE KHAMA: IL RE AFRICANO CHE COMBATTÉ IL REGIME DELL’APARTHEID, SFIDÓ I PREGIUDIZI E RINUNCIÓ AL TRONO PER AMORE DI UNA SEGRETARIA BIANCA

Il Botswana è un paese africano collocato nella parte meridionale del continente.

Quando Seretse Khama venne al mondo non era ancora uno stato indipendente: si chiamava Protettorato del Bechuanaland ed era posto sotto il controllo dell’Inghilterra.

Siamo nel 1921 e il nascituro ha già un futuro segnato. Simbolo della riconciliazione familiare tra padre e nonno, è destinato a regnare sul suo popolo. Alla giovane età di 4 anni, dopo il decesso del padre, sale formalmente sul trono mentre suo zio, Tshekedi, diventa suo tutore e reggente. Dopo aver studiato in Sudafrica, Seretse viene spedito a Londra per studiare e crescere culturalmente e politicamente. Qui incontra Ruth Williams, un’impiegata inglese: è subito amore reciproco. La reazione della famiglia della ragazza è durissima. Non tollerano che sua figlia frequenti un nero e così la sbattono fuori di casa. I due, incuranti di tutto, continuano ad amarsi e nel 1948, senza proclami, si sposano.

Ma la voce delle nozze arriva alle orecchie di Tshekedi che chiede al nipote di cancellare le nozze e tornare nel Bechuanaland. Seretse torna a casa ma si porta dietro Ruth, deciso ad ogni costo a farla accettare allo zio e alla sua comunità.

Nel frattempo il Sudafrica, che ha da poco introdotto il regime dell’Apartheid e che vede come fumo negli occhi il matrimonio di Seretse con una donna bianca, esercita pressioni fortissime sull’Inghilterra affinché detronizzi il giovane re. Nonostante Seretse riesca a guadagnare l’appoggio del suo popolo, mentre Ruth grazie alla sua umanità conquista il rispetto e l’affetto del Bechuanaland, il Regno Unito decide di rimuoverlo ed esiliarlo nel 1951. Solo la formale rinuncia al trono permetterà a Seretse, nel 1956, di tornare a casa. Nel frattempo, però, fuori e dentro il Botswana la sua figura ha conquistato dignità e prestigio.

In molti iniziano a vederlo come un simbolo della resistenza all’oppressione coloniale e così quando per la prima volta si tengono elezioni libere nel Bechuanaland il movimento indipendentista guidato da Seretse le vince. L’anno dopo, il 1966, nasce lo stato libero del Botswana di cui Khama sarà leader fino alla sua morte, nel 1981, riuscendo a sottrarre il neonato stato alle pericolose influenze del Sudafrica razzista.

Di solito non raccontiamo storie di sovrani essendo la nostra pagina dedicata ai soggetti oppressi e ai gruppi subalterni ma, vista la giornata, abbiamo pensato che l’amore non convenzionale tra Seretse e Ruth andasse ricordato.

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