Le nozze berbere

Sarà stasera, sotto questo "tappeto di stelle" che illumina il cielo arabo, la notte del DJEFA, il terzo giorno di festa per le nozze di Foued e Khalida. Il primo giorno, chiamato BIENNA, Lei ha raggiunto la casa dello sposo. Il corteo dei cammelli ha percorso la piccola strada che da Oum Saleh, un insieme di tende alle porte di El Khadra, costeggia l'oasi e si snoda sulla sabbia, fino al villaggio. Khalida, nel suo abito rosso con ricami dorati, era scortata da tutta la famiglia e dagli invitati alle nozze. Il volto coperto da un velo, che scendeva poi sulle spalle, per nascondere agli occhi degli estranei la sua bellezza, promessa allo sposo. Davanti alla casa di Foued, il padre di Lui, in piedi accanto al tavolo con una caraffa d'acqua ed un pane (tabouna) cotto nel forno di pietra. Il padre di Khalida, s'avvicina ed accetta il pane che l'Uomo gli porge e beve dalla caraffa un sorso d'acqua. E' un segno di pace e fratellanza. La madre di Khalida s'avvicina e riceve dalla madre di Foued i gioielli della promessa di nozze, bracciali e collane che la sposa dovrà portare il giorno delle nozze. Lei li mostra a tutta la famiglia ed alla sposa, ferma sul suo cammello. Partono le grida di giubilo delle donne del gruppo ed il rullare dei tamburi. Il padre di Foued consegna al padre di Lei una piccola borsa piena di soldi. Lui la apre e li mostra alla figlia che accenna il suo gradimento togliendosi lo scialle che le copre le spalle. Ora Khalida puo' entrare nella casa dello sposo, ma in stanze separate dalla famiglia di Lui. Il secondo giorno (ieri) é chiamato KESSOUA. Le donne, riunite in una stanza, iniziano a "dipingere" con l'henné il corpo della sposa. Mani e piedi vengono decorati con disegni floreali e segni d'augurio, piccoli pesci e la mano di Fatma (figlia di Maometto) che la proteggerà nella vita coniugale. Nel frattempo Foued si reca all'oasi con i suoi amici. Lo spogliano e lo lavano accuratamente, nell'acqua della sorgente. Completamente nudo, viene rasato nelle sue parti intime e gli vengono tagliati capelli e barba. Poi, sempre gli amici, lo cospargono di olio profumato massaggiando tutto il corpo. Viene rivestito di bianco, simbolo da sempre, della purezza ed in sella al suo cavallo, puo' ritornare a casa, preceduto dall'immancabile rullo dei tamburi e dal suono delle trombe. Oggi, é DJEFA, il giorno delle nozze. Khalida lascerà la sua stanza ed entrerà in quelle dello sposo. Verrà fatta accomodare su di un piccolo trono sistemato al centro per testimoniare, da quel momento, il suo possesso della casa. Foued, scortato dai famigliari, entrerà nella stanza e le solleverà il velo, rivelando a tutti la bellezza della sposa. Le offrirà un piccolo mazzo di fiori ed un anello con il quale suggellerà l'unione "indivisibile" della coppia. La festa proseguirà tutta la notte, con canti e balli e il classico barbecue. Chiunque passi é ospite, a chiunque verrà dato un bicchiere d'acqua ed un pezzo di montone. Appena all'orizzonte si profilerà la linea chiara del sole che sorge, Foued e Khalida si ritireranno nella loro stanza. Tutti gli altri usciranno in strada lasciando soli gli sposi. La donna più anziana della famiglia, se ne starà seduta accanto alla porta della camera. Quando Foued la chiamerà, potrà entrare, prendere il lenzuolo macchiato dal sangue dell'avvenuta deflorazione, e mostrarlo alla gente. Solo a questo punto, ciascuno potrà far ritorno nella propria casa. Foued e Khalida, resteranno in camera per otto giorni. Verranno serviti i pasti, e consentite le visite di parenti ed amici. Ognuno porterà come segno beneaugurante una "rosa del deserto". La leggenda narra che il Deserto si lamento' presso Dio per esser stato creato senza un fiore od un segno di vita. Dio pianse davanti all'accorato messaggio del Deserto e le sue lacrime, cadendo sulla sabbia, generarono le oasi. Intorno a loro fiorirono dei fiori di sabbia, chiamate dalla gente, le Rose. Donare una rosa di sabbia ad una coppia di sposi, é ripetere il "gesto di Dio". Là dove c'é il Deserto dell' Infertilità, nascerà la Vita. Auguri

 Claudio Khaled Ser

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