Imila

NOME DI BATTAGLIA IMILA. LA RIVOLUZIONARIA CHE VENDICÒ CHE GUEVARA

Ernesto Che Guevara era stato assassinato quattro anni prima, quando quel 1 aprile 1971 Monika Ertl riuscì a vendicarlo. Aveva finto di essere una reporter australiana e così era riuscita a entrare nel consolato della Bolivia ad Amburgo. Il suo obiettivo era Roberto Quintanilla Pereira, l'assassino del Che, quello che ne aveva offeso il cadavere tagliandogli le mani. Monika lo colpì con la sua Colt Cobra 38 Special. Tre colpi. Nessuno scampo. Quell'omicidio vendicava pure l'erede del Che, Inti Peredo, guerrigliero anche lui, torturato e ucciso anche lui. "Victoria o muerte" lasciò scritto Monika, in un biglietto posato sulla scrivania di Quintanilla, e poi ripartì per la Bolivia. Lì si concentrò su un altro uomo e su un'altra vendetta. Imila - come la chiamavano i rivoluzionari - voleva uccidere Klaus Altmann Barbie, l'ex capo della Gestapo di Lione, l'ex gerarca che si era nascosto nel Paese sud americano. Morì prima di riuscirci, vittima di un'imboscata dell'esercito. Aveva 34 anni. Era il 12 maggio 1971 e mai la sua famiglia poté dare sepoltura ai suoi resti.

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