Petit Fou

"Il bambino è il 'petit fou', il piccolo matto. Bisognerebbe imparare dai matti anziché rinchiuderli e curarli. Siamo noi a doverci curare, casomai, dalla nostra vergognosa normalità. Dell'inesauribile schiera dei folli fanno parte quelli che giocano, quelli che non dànno nulla per scontato, quelli che immaginano, che ribaltano le cose-date, che costruiscono l'incomprensibile e arrivano fino all'impossibile. I matti vanno oltre la realtà e dànno fastidio, è chiaro, come i bambini che non vogliono conformarsi alla stupideria generale, che si ribellano all'autoritarismo della famiglia e della scuola. Il bambino è il 'petit fou', il grande creatore. Un indimenticabile Artaud scriveva ai rettori delle Università europee che 'il bambino di sei anni che per la prima volta entra in una scuola avrebbe molto da insegnare al suo presunto maestro, se solo questi avesse la saggezza e l'onestà di credere che c'è qualcosa da imparare dalla coscienza di un nuovo nato'. Ma il bambino è il 'petit fou' contro il 'grand normal' che tutto ordina e plasma e insegna, che giudica e sentenzia: 'questo piccolo è troppo selvaggio'! Proprio così, selvaggio! Gli ingegneri del conformismo di Stato non capiscono, non vogliono capire, non vogliono trarre insegnamento neppure da quel mancino di Leonardo che scriveva 'salvatico è quel che si salva'."

 [Scuola Libertaria]

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