Avevo gli occhi chiusi

Vi è mai capitato di essere profondamente addormentati con qualcuno intorno a voi che sta urlando, ma voi riuscite a malapena a sentirlo? Ecco, era qualcosa di simile. Potevo sentire, ma non vedevo niente. Avevo gli occhi chiusi, per impedire al vento e ai detriti di entrarci. Sono stato colpito dai detriti ma non riuscivo davvero a rendermene conto. Ho solo sentito un dolore profondo. A un certo punto ho preso una botta in testa. Non sapevo per quanto tempo avrei potuto sopportare quella furia. Immagino stessi girando su me stesso, in posizione verticale, come una trottola, perché appena prima di toccare il suolo ricordo una sensazione di liberazione. Sono atterrato piuttosto duramente sullo stomaco. Quando ho guardato in alto, un fulmine ha illuminato il cielo a giorno, ed è stato allora che ho visto il tornado: non ne avevo mai visto uno prima di allora. Atterrammo tutti a una ventina di metri l’uno dall’altro, nel giardino di un vicino. Eravamo ricoperti di fango. Avevo trenta pezzi di legno conficcati lungo tutto il corpo, alcuni delle dimensioni di una punta di freccia, altri arrivavano fino a 60 centimetri.

Dall’articolo "Com'è essere trasportati da un tornado, raccontato da chi lo ha provato" su Esquire.com


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