Allarme siam fascisti

Quando ero giovane mi hanno insegnato che il fascismo era una dittatura e che in una dittatura tutti obbedivano, dovevano obbedire, anzi erano obbligati a farlo. In realtà moltissimi erano anche contenti di farlo in virtù della fiducia incondizionata verso il capo del governo e dello Stato: il Duce. Questa fiducia incondizionata era in fin dei conti una vera e propria fede. Se il Duce decretava che i cittadini dovevano dare oro alla patria, i cittadini (ovvero i sudditi), obbedivano. Se il Duce ordinava di andare in guerra, si lasciava tutto, famiglia, amici lavoro e si andava in guerra. Oggi i fascisti, anzi i fascisti di oggi, hanno subito una mutazione genetica. Per esempio hanno paura della vaccinazione. Altro che “siam pronti alla morte”, non sono pronti nemmeno a una puntura. Eh già la puntura, quella che al secondo giorno di servizio militare ti piantavano nel petto, senza nemmeno farti firmare il consenso al trattamento dei dati, e che ti facevano sul petto perché se te l’avessero fatta su una chiappa non ti saresti più seduto per un mese. Altro che “Me ne frego!”e tibie incrociate, questi hanno paura degli aghi e invece che al fronte vogliono andare alla “movida”, invece che l’olio di ricino offrono lo spritz, si tatuano su un braccio la scritta “Dux” e sull’altro il ritratto di qualche fighetto del calcio, invece che combattere la “Battaglia del grano” passano le ore a farsi la lampada (tanto ci si abbronza lo stesso), invece di pensare all’Impero si depilano, invece che per la tessera del pane, lottano per un green pass tarocco, invece che “Piccole italiane” abbiamo italiane (e italiani) piccoli, metaforicamente s’intende. Non ci sono più i fascisti di una volta…

Chez-mimich

Commenti

Etichette

Mostra di più