Fatima

Fatima, 22 anni. Ha studiato grazie alla Croce Rossa. È stata la prima donna afghana a fare la guida turistica in quel Paese (ed è l'unica).

Ha scritto una lettera che vale la pena leggere.

“Sono tutto ciò che i talebani odiano, se mi trovano mi ammazzano. Ho paura e temo per i miei genitori rimasti a Herat: se scoprono che hanno allevato una figlia come me o li uccidono subito o ne fanno un bersaglio fino a quando non mi consegno.

Le cose stavano migliorando qui, anche per le donne. Non avrei mai pensato che sarebbero potuti tornare, che avrebbero potuto influenzare la mia vita e i miei sogni costringendomi ad abbandonare tutto ciò che amo e per cui ho combattuto. Ho lottato contro la mia famiglia per far loro accettare che non mi sarei sposata a 14 anni come avevano fatto le mie sorelle e i miei fratelli, ma che avrei studiato, lavorato e aiutato altre ragazze ad emanciparsi.

Ho litigato per anni con la mia famiglia prima di riuscire a farle accettare il mio lavoro . Per strada sono stata attaccata verbalmente e fisicamente: parolacce e lanci di pietre. Ma non ho mai perso di vista i miei sogni: fondare la prima agenzia turistica di sole donne, finanziare progetti per l’emancipazione femminile, diventare una giornalista e viaggiare per il mondo. Ora so che dovrò essere ancora più forte: mi sembra un incubo da cui non riesco a svegliarmi, ma voglio rimanere ottimista”.

Sono tornati, non potrò più mostravi le nostre meraviglie. Grazie a chi ha ascoltato la mia voce. Beati voi che non vivete in Afghanistan, che non dovete temere che un talebano vi ammazzi. Continuate a inseguire i vostri sogni e a viaggiare. Se rimarrò viva ci rivedremo alla fine di questo attacco, perché voglio credere che presto avremo la pace".

Leonardo Cecchi

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