Stato e Rivoluzione

Un individuo mangia dei funghi e s'avvelena. Il medico gli dà un emetico e lo salva. Il guarito corre subito dal suo cuoco e gli dice: — I funghi di ieri in salsa bianca mi hanno avvelenato! Domani li farai con salsa nera. Il nostro individuo mangia i funghi con salsa nera. Secondo avvelenamento, seconda visita dal medico e seconda cura con emetico. — Perbacco! — dice al cuoco — Non voglio più funghi con salsa nera né con salsa bianca. Domani li friggerai. Terzo avvelenamento con accompagnamento dal medico ed emetico. — Questa volta — esclama il nostro uomo — non mi farò fregare! Mastro Giacomo, fate i funghi canditi. I funghi canditi lo avvelenano di nuovo. — Ma è un imbecille — direte voi — Ch'egli getti i funghi nell'immondezzaio e non ne mangi più. Siate meno severi, ve ne prego, perché questo imbecille siete voi, siamo noi, è l'umanità intera. Sono ormai quattro o cinquemila anni che confezionate lo Stato — cioè il Potere, l'autorità, il governo — in tutte le salse, che fate, disfate, tagliate, limate Costituzioni su tutti i padroni e che l'avvelenamento continua. Avete provato con i re legittimi, con i re di fatto, con i governi parlamentari, con le repubbliche unitarie e centralizzate, e la cosa che più vi danneggia, il dispotismo, la dittatura di Stato, l'avete scrupolosamente rispettata ed accuratamente conservata.

(Arthur Arnould, Stato e Rivoluzione, 1877 - n. Dieuze, Meurthe, Francia, 17 aprile 1833 – m. Parigi, 26 novembre 1895, comunardo anarchico)

Commenti

Etichette

Mostra di più