Sempre meno additivi chimici in agricoltura

Una gran parte dei Paesi del mondo sta riducendo l’utilizzo di additivi chimici in agricoltura, sostituendoli con derivati di origine naturale e colture biologiche.

I fertilizzanti chimici a base di azoto, fosforo e potassio hanno contribuito a rilanciare l'agricoltura e a nutrire il mondo. Tuttavia le rilevazioni hanno dimostrato che un aumento eccessivo del loro impiego sconvolge l'equilibrio dell'ecosistema e lo contamina. Questi fertilizzanti si accumulano nel terreno e possono inquinare i sistemi idrici e impedire alle colture di assorbire i nutrienti del terreno e aumentando il rischio di contaminare corsi d'acqua, zone umide e laghi.

L’amministrazione governativa spagnola ha recentemente vietato l'uso di fertilizzanti entro 1,5 km dal Mar Menor, una delle più grandi lagune di acqua salata d'Europa nella regione sud-orientale di Murcia, dopo che cinque tonnellate di pesci morti sono state rinvenute sulle sue coste. 

I fertilizzanti sono il presupposto su cui si basano le colture intensive e la loro riduzione è un graduale approccio che ne mette in discussione i principi, aprendo a soluzioni più locali e attente ai ritmi e alle esigenze della natura.

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Fonte: World Bank 

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