Il megafono spento

Un piccolo burocrate scrive al suo superiore: «Occorre proteggere l’impianto di illuminazione interna più di quanto sia stato fatto finora. Delle griglie di ferro devono circondare le lampadine che vengano danneggiate. La pratica ha dimostrato che si potrebbe fare a meno delle lampadine in quanto queste non sono apparentemente mai utilizzate. Tuttavia si è potuto notare che al momento della chiusura degli sportelli il carico preme sempre fortemente verso questi appena sopraggiunge l’oscurità. Ciò risulta dal fatto che il carico si precipita naturalmente verso la luce quando viene il buio, il che rende difficile la chiusura degli sportelli. Inoltre si è potuto notare che a causa del carattere inquietante dell’oscurità, le grida scoppiano sempre al momento della chiusura degli sportelli. Sarebbe dunque opportuno accendere le luci prima e durante i primi dieci minuti di funzionamento». L’ironia è che il burocrate si chiama Just, «giusto», l’organizzazione per cui lavora sono le SS, l’anno è il 1942. Quello che il signor Just non ha scritto – quello che avrebbe scritto se si fosse assunto la piena responsabilità della sua prosa – è: «Per uccidere più facilmente gli ebrei, lasciare le luci accese». 

(George Saunders)


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