Son stato assenza

Son stato assenza. E poi esistenza. Sono stato ciglio di una rupe E fondo dell'abisso Sono stato pentolone sopra il fuoco. Poi solo fumo. E raggio di luna adagiato sull’acqua E poi cometa. E formula magica, incisa sulla cera. E manico di scopa di una strega. Poi ectoplasma, sopra un tavolino. E sono stato l’odore torbido dell’oppio. E canto di taverna Poi sono stato coyote sotto il cielo. E pallina d’avorio sopra un numero. E dado che cambiava faccia. E zampina di lepre, rinsecchita. Poi angelo di pietra, al cimitero. E fontana, per dissetar la morte. E lama di luce che precede l’alba. E poi son stato l’erba dell’oblio. E non ho mai capito chi ero io. 

(Massimo Cavezzali)


Commenti

Etichette

Mostra di più