L'odore del ferragosto

Stamattina Ragusa si è svegliata con la cenerI trascinate dal vento e con l'odore del fumo degli incendi di queste ore.

Ma quell'odore che ti blocca il respiro sembra aver trascinato con se tanti altri odori.

L'odore della sciatteria di un governo regionale che non è dotato di adeguati servizi per combattere i sempre più frequenti incendi nelle aree boschive e naturalistiche.

L'odore di morte dei piccoli animali, che nessuno ha pensato di liberare, rinchiusi nei recinti nel parco di Calaforno prima dell'evacuazione. L'odore dei tanti cittadini esasperati dalla difficoltà di accesso al pronto soccorso o agli sportelli dell'Inps e del Comune.

L'odore dei troppi giovani arrabiati sempre più coinvolti in risse collettive per futili motivi.

L'odore degli anziani non autosufficienti che vivono in totale solitudine questi giorni di clima torrido.

L'odore dei giovani di colore che raccolgono sotto il sole la nostra frutta per due euro l'ora oppure, in cambio di qualche centesimo, ti aiutano a spingere il carrello stracolmo all'uscita del supermercato.

L'odore dei nuovi nazisti in doppiopetto che accusano gli immigrati di togliere il lavoro ai nostri figli.

L'odore di chi ha approfittato della pandemia per riempire a dismisura il portafoglio.

L'odore dicoloro che ritengono necessario vaccinarsi e chi ancora si ostina a dire no.

L'odore del personale sanitario e parasanitario ormai quasi dimenticato.

L'odore di una comunità sempre più stanca, rassegnata e poco tollerante nei confronti di chi è diverso da te.

GFranco Ragusa

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