Naji Al-Ali

“Il 29 agosto 1987 moriva a Londra Naji Al-Ali, colpito un mese prima da un colpo di pistola al collo. "Era nato in Galilea nel 1936, 12 anni prima della Nakba. Fu costretto alla fuga con la famiglia per diventare rifugiato nel campo di Ain el-Helwe in Libano. Naji Al-Ali è il creatore di Handala, bambino rifugiato palestinese di 10 anni, scalzo e con i vestiti sgualciti. I capelli che ricordano quelli di un fico d’india, simbolo della Palestina e della sua resistenza, con le mani incrociate dietro la schiena. Ancora oggi, nonostante siano passati tre decenni, le sue opere sono tra le più conosciute in Palestina e in Medio Oriente. I campi profughi dentro e fuori la Palestina storica sono tappezzati da murales che ripropongono le sue graffianti vignette, atto di accusa contro l’occupazione israeliana ma anche contro le complicità politiche dei leader arabi. Oltre 40mila vignette che gli attirarono addosso almeno 100 minacce di morte.” (notizie tratte dall’ articolo: Riaperte le indagini sull'omicidio- NenaNews).

“Vittorio si portava addosso con Handala, tatuato sul braccio, la sua resistenza silenziosa e la sua speranza di bambino. Handala che non ha mai mostrato il suo volto: Naji Al-Ali promise di mostrarlo solo quando la sua terra fosse stata libera. Li ricordo entrambi così, con il disegno di Carlos Latuff dedicato a Vittorio e con Handala sul muro di Bil'in.”

(Egidia Beretta)

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