Non riesco ancora a scrivere

Non riesco ancora a scrivere. Voglio scrivere della realtà che si cela dietro le cose, ma questo è ancora fuori dalla mia portata. L’unica cosa che mi interessa davvero è l’atmosfera, si potrebbe dire l’«anima», ma la sostanza continua a sfuggirmi, con il risultato che mi manca un punto d’appoggio. Devi descrivere la realtà concreta, terrena, e illuminarla con le tue parole, con il tuo spirito affinché l’anima che sta dietro alle cose venga evocata. Se alludi direttamente alla cosiddetta anima, allora ogni cosa diventa troppo vaga, troppo informe. Se riesco a fissare nella mia mente in maniera sempre più salda che voglio scrivere, nient’altro che scrivere, allora devo anche rendermi conto che si sta preparando una vera via crucis per me: a volte la avverto con un certo timore sin da adesso. La domanda è se ho talento per la scrittura. Devo senza dubbio cominciare lentamente a modellare piccole figure nel grande blocco di granito intonso che mi porto dentro, altrimenti alla lunga ne verrò schiacciata. Se non cerco e scopro la mia forma congeniale, finirò a vagare nel buio e nel caos, è qualcosa di cui anche adesso avverto forte il rischio. E trovare quella «forma» non deve essere un’impresa: una storia breve, o un articolo su un giornale anche se poco prestigioso. In ogni caso, c’è qualcosa in me, qualcosa che desidera essere trascinata fuori da me con tutte le forze, ma non so dire che aspetto avrà, una volta emersa.

— Etty Hillesum

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