L’Olanda riduce gli allevamenti intensivi di animali

L’Olanda è il primo paese al mondo a decidere di ridurre per legge il numero di capi di bestiame allevati sul suo territorio.

Una scelta che il governo ha adottato per abbattere le emissioni e per migliorare l’impatto climatico ed ecologico della sua produzione alimentare. Il Paese è il primo esportatore di carne in Europa, con un territorio della dimensione complessiva di Lombardia e Veneto messe insieme, possiede da sola circa 100 milioni di capi di bestiame, una densità altissima che impatta notevolmente sul ciclo dell’azoto, attraverso i liquami e il letame che emette e che generano un significativo inquinamento ambientale.

Il programma olandese prevede incentivi agli allevatori per dismettere i capi o l’intera attività e per convertirsi da allevamenti intensivi a estensivi. Il piano con un orizzonte di 13 anni, stanzia supporti agli allevatori per mantenere meno animali su porzioni più estese di terreno, con l’obiettivo di ridurre i capi del 30% entro il 2035. La legge rappresenta la prima di questo tipo presa da uno Stato sovrano e secondo molti commentatori diventa un precedente importante che potrà aprire la strada ad iniziative simili da parte degli altri Paesi nel contesto europeo e mondiale.

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Fonte: Camera dei Deputati tedesca

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