Bianche

Candidare e candidato derivano da una pratica precisa: nella Roma antica, chi aspirava ad una carica pubblica indossava la toga candida, rendeva la sua toga, che è l’abito principale romano (l’imperatore Augusto definiva i cittadini romani “coloro che indossano la toga”) pura, strofinandola con la creta per mantenere lucida la stoffa naturale. 

Dato che il riferimento è al candido, si presume che colui che aspiri a suddette cariche sia “puro”: infatti la toga candida non è bianca, ma di colore naturale, esisteva infatti anche la toga bianca, riservata ad altri eventi pubblici e privati, come per esempio la liberazione di un servo da parte del padrone, e si otteneva trattandola o con del gesso o con della calce viva.

Canditus deriva da candeo, “risplendere, rilucere” e il suffisso aggettivale –idus, un candidato è per definizione “colui che riluce tra gli altri”. Si sa che le definizioni servono per dare un limite (de e finis).

Nella speranza che oggi 28 gennaio 2022 si scelga e si voti un ottimo candidato o un’ottima candidata, un piccolo appunto:

L'unica consolazione, di fronte a certi duelli elettorali fra due candidati, è che almeno uno dei due perderà.

 Gesualdo Bufalino, Il malpensante, 1987

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