Effemeridi Libertaria

Il 19 agosto 2000 muore a Montevideo Luce Fabbri, figlia del comunista anarchico Luigi Fabbri, è stata un'anarchica e una letterata italiana nata a Roma il 25 luglio 1908. Sua madre, Bianca Sbricioli, era una docente universitaria.

Luce passa l’infanzia a Bologna, condividendo sin da adolescente le lotte sociali e le idee antiautoritarie portate avanti dai genitori. Il suo primo articolo, "Scienza, filosofia ed anarchismo", lo scrive a 17 anni.

Il fascismo costringe la famiglia a dividersi momentaneamente, così Luce tra il 1926 e il 1928 è costretta all’esilio a Parigi. Laureatasi successivamente in lettere, a Bologna, nel 1928 raggiunge clandestinamente Parigi di nuovo. Nella capitale francese vive per tre mesi con la famiglia e fa la conoscenza di molti esiliati anarchici come Camillo Berneri, Jacques Mesnil, Nestor Makhno, Jean Grave e altri ancora.

In seguito la famiglia Fabbri si trasferisce in Belgio ad Ambres e da lì si imbarca verso l’Uruguay, giungendo nella capitale Montevideo il 18 maggio 1929. In Uruguay i Fabbri frequentano l'ambiente del Circolo Napolitano, l'unica delle società italiane di Montevideo che non avesse aderito al fascismo; in seguito, Luigi Fabbri fondò la rivista di resistenza antifascista «Studi Sociali» avvalendosi della collaborazione di Luce, che dal 1935, data di morte del padre, sino al 1946 dirigerà lei stessa.

Luce Fabbri si impegna attivamente nel movimento anarchico uruguayano. Svolge l’incarico di professoressa di Storia in molte scuole uruguayane (dal 1933 al 1970), nel 1936 si sposa con l’anarchico Ermacora Cressati, che contribuirà in maniera decisiva con consigli, idee e stimoli vari, allo sviluppo della produzione letteraria di Luce.

Gli eventi rivoluzionari della Spagna le ispirano allora la stesura di Antologia de la Revolucion espanola nel 1937. È instancabilmente attiva contro il fascismo e le dittature sudamericane, collabora inoltre con diverse riviste anarchiche: «Solidaridad Obrera» di Montevideo, «La Protesta» di Buenos Aires, «A rivista anarchica» ed altre minori.

Durante la guerra si occupa di «Rivoluzione libertaria» (un giornale spedito clandestinamente in Italia e di cui usciranno 5 numeri) ed è la responsabile della versione italiana di «Socialismo y libertad», una rivista rilingue a cui collaborano anche socialisti, anarchici e repubblicani, tutti uniti contro il fascismo.

Dal 1949 sino al 1991, esclusa la parentesi di dittatura militare (1975-1985), le viene affidata la cattedra di Letteratura italiana alla facoltà di Umanistica e Scienze dell’Educazione.

Numerosi sono i suoi saggi pubblicati su Dante, Machiavelli e Leopardi, oltre a tutta la produzione letteraria contro il fascismo e il totalitarismo scritti da un punto di vista libertario, di cui El totalitarismo entre les dos guerras 1948.

Essendo contraria ad ogni forma di autoritarismo, si oppone tenacemente alla rivoluzione castrista del 1959, denunciandone la deriva autoritaria e antilibertaria. Le differenti valutazioni della rivoluzione cubana provocano accese discussioni e polemiche all'interno della Federazione Anarchica Uruguayana (FAU), e Luce, trovandosi in minoranza su una questione per lei imprescindibile, lascia l'organizzazione con pochi altri compagni con cui fonda un proprio gruppo autonomo.

Quando anche l'Uruguay conosce il dramma della dittatura militare (1975-1985), Luce non subisce persecuzioni particolari, ma la sua attività politica viene necessariamente a mancare.

A partire dal 1985, con l’inizio del processo di democratizzazione dell’Uruguay, riprende la pubblicazione di «Opicion libertaria», organo del Grupo de Estudio y Accion Libertaria, fondato insieme, tra gli altri, a Luis Alberto Gallego e Débora Céspedes.

Nel 1996 pubblica una biografia del padre, Luigi Fabbri, storicizzando anche l’esperienza libertaria della fine XX secolo in Italia e in sud America. Il suo prestigio in Uruguay è tale che persino la Televisione nazionale le dedica un importante documentario, dal titolo "Testigos", e che sarà molto diffuso anche all’estero.

La Tradizione Libertaria

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