Quella che state osservando è... un'arca di Noè!
Lo Svalbard Global Seed Vault è stato realizzato con l’intento di prevenire l'eventuale estinzione di piante causata da catastrofi planetarie, quali il riscaldamento globale o una guerra nucleare. È capace di ospitare oltre 4 milioni di esemplari di sementi: è un sistema di “Back-up” del patrimonio genetico mondiale, la cassaforte della biodiversità.
La posizione non è stata scelta a caso. La struttura è formata da tre sale - ciascuna delle quali misura 7 metri di lunghezza, 10 di larghezza e 6 di altezza - ed è conficcata in una montagna di arenaria, con attorno il permafrost che fa da freezer naturale. La struttura è posta a 130 metri di altitudine (così che lo scioglimento dei ghiacciai non rappresenti un pericolo) e sia le pareti di calcestruzzo che le porte di acciaio sono talmente spesse da resistere anche a bombe atomiche. L’isola di Spitsbergen, poi, non è interessata da terremoti ed è quindi un posto perfetto per questo bunker delle sementi.
La realizzazione dell’opera è stata portata avanti e finanziata dal governo norvegese e sostenuta dalla FAO, l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura. Diverse fondazioni hanno contribuito alla causa, ammortizzando il costo totale di 30 milioni di dollari. Quasi tutti i paesi, dal Brasile alla Corea del Nord, hanno spedito in questo importante deposito incastonato tra i ghiacci polari i semi del proprio tesoro alimentare, sperando di non doverne mai fare a meno.
Geopop
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