Assorbenti biodegradabili dalle foglie: al via in Africa

Un team di studenti kenioti ha fondato un’azienda per produrre in Africa assorbenti biodegradabili dalle foglie di scarto degli alberi di banano.

I cinque studenti del terzo anno della St. Paul’s University di Limuru hanno battuto più di 10.000 altri studenti provenienti da tutto il mondo aggiudicandosi il prestigioso premio Hult Prize, uno dei più importanti a livello internazionale nel riconoscese le eccellenze nelle imprese sociali innovative che affrontano i problemi più urgenti del pianeta. Con la loro nuova impresa chiamata Eco-Bana, Lennox Omondi, Keylie Muthoni, Brian Ndung’u, Shiltone Dullah ed Emmanuel Tony, tutti di età compresa tra i 20 e i 23 anni, hanno messo a punto un assorbente completamente creato dalla fibra di banana, prodotto spesso scartato come rifiuto.

Omondi, l’amministratore delegato, ha affermato che il loro obiettivo principale è garantire che il maggior numero possibile di ragazze africane, ma non solo, possa permettersi gli assorbenti. Il loro prodotto cercherà di risolvere anche il problema storico dell’inquinamento causato dal cloruro di polivinile, la plastica utilizzata al 90% per realizzare la maggior parte degli assorbenti. “All’inizio ho pensato di realizzare assorbenti riutilizzabili ma poi ho sentito che sarebbe stato troppo umiliante per la dignità di una persona e anche l’acqua scarseggia in Kenya”, ha detto. “Poi mi è venuto in mente che gli assorbenti biodegradabili economici potrebbero risolvere due seri problemi: la povertà e l’inquinamento” dichiara. L’Unicef stima che circa il 65 per cento delle donne in Kenya e l’85 per cento in Tanzania non possano permettersi prodotti igienico sanitari.

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Fonte: Hult Prize

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