Paul Bèlanger

Quali passi

Quali passi frugheranno il silenzio
della sera, quali suoni
dal più grave al più acuto
semineranno nell'infertile terra
i fiori ingannati dal giorno
il fruscio fuggevole dell'ali
degli uccelli sulla pelle dell'aria
quali bocche ingoieranno il fiume
portato alle labbra come un calice
quali ore di sconforto sotterreranno
le tue ossa, pensavo.
Davanti al ghiaccio sconfinato
dove non riluce che un pallido sole
questo mito d'una distesa
sconfinata scopri forse la radice
luminosa d'un nome ancora nascosto
la muta storia del suo canto
il cui sangue e la cenere sparsi
sui campi d'Europa ritornano
la maledetta vocale d'un treno
che travalica l'insostenibile
l'urlo insonne della notte
mentre l'orgogliosa immagine
soffoca la conoscenza delle tue radici.

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