Grosseteste

 …La prima parte della Tabula, quindi, è una semplice lista di temi e dei simboli a loro associati. Di fatto si tratta di una legenda, da consultare per sapere a cosa corrisponde ogni minuscolo glifo. I segni sono appositamente semplici ma riconoscibili, una sorta di stenografia che Grosseteste annotava ai margini dei libri che leggeva. Ogni volta che ritrovava un certo argomento, scribacchiava il glifo corrispondente accanto al paragrafo per poterlo ritrovare in seguito. A volte il collegamento del glifo con l'argomento è chiaro - la Santissima Trinità è rappresentata da un triangolo; l'immaginazione da un fiore - ma visto che il sistema conta centinaia di soggetti, è inevitabile che alcuni sembrino arbitrari. S. Harrison Thomson, il primo studioso ad analizzare davvero l'indice di Grosseteste, riassume bene la varietà dei segni utilizzati: «Abbiamo tutte le lettere dell'alfabeto greco e di quello romano, oltre a simboli matematici, unioni di segni convenzionali, modifiche dei segni zodiacali e infine altri punti, tratti e curve addizionali». Nella biblioteca di Grosseteste ogni libro doveva essere adornato di queste note grafiche, migliaia di glifi che correvano lungo i margini come flussi di emoticon…

 Dennis Duncan, “Indice, Storia dell’ “ (UTET)


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