FramMenti

Sono seduto sul letto, mi dondolo lentamente come nel tentativo di confondere la mia lucidità, e la mia ombra si muove lieve e confusa sul muro di fronte a me. Questa notte tutto tace. Dalla strada non proviene un solo rumore, e io mi sento ancora più solo nel mio universo di solitudine. Forse è così che dev’essere? E’ più giusto? Forse anche questo rientra nel prezzo che si deve pagare per l’abbandono di due bimbe? Vivere di solitudine? E per quel che ho fatto loro pagherò mai abbastanza? Ho voglia di vederle, di sentire le loro vocine, di toccare le loro manine. Chiudo gli occhi e mi lascio andare dondolandomi pigramente.

  Tratto da "Anime Innocenti" di Alfio Samà


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