11 settembre 1973

La Corte d'Appello di Santiago ha ratificato ieri le condanne a carico di 7 ex militari per l'omicidio di 23 collaboratori dell'ex presidente socialista cileno Salvador Allende, durante il golpe guidato da Augusto Pinochet e sostenuto dagli Stati Uniti nel 1973.

Il tribunale ha inflitto 20 anni di carcere all'ex brigadiere Pedro Espinoza come coautore dell'omicidio di 15 delle vittime; mentre Servando Maureira e Jorge Herrera (unico dei condannati ad essere già deceduto) sono stati condannati a nove anni di carcere.

Altri quattro soldati, Teobaldo Mendoza, Eliseo Cornejo, Bernardo Soto e Jorge Gamboa, hanno ricevuto sanzioni di sette anni di privazione della libertà, ha riferito Radio Cooperativa.

L'11 settembre 1973, dopo l'attentato al palazzo La Moneda, i sette membri dell'esercito portarono fuori dall'edificio 23 operai, li trasferirono al reggimento Tacna per torturarli e poi li portarono a Fort Arteaga, dove furono uccisi ed i loro corpi scomparvero.

Tra le vittime c'erano consiglieri del presidente, membri delle sue forze di sicurezza, medici, economisti e studenti universitari.

Secondo un rapporto della Commissione Valech, pubblicato nel 2011, durante la dittatura di Pinochet (1973-1990) nel Paese sono stati registrati più di 40.000 casi di violazione dei diritti umani, inclusi 3.565 omicidi e sparizioni, in molti considerano questi macabri numeri, anche inferiori a quelli realmente accaduti.

(Rete Solidarietà Rivoluzione Bolivariana)

Commenti

Etichette

Mostra di più