Alabama

[I]l capitano Pollock ha fatto chiamare a raccolta la compagnia davanti al granaio della fattoria, che era costruito un po’ più in là, verso il bosco, e solo adesso aveva incominciato a bruciare, e si vedevano dalle finestre le lingue di fiamma che attaccavano già le travi del tetto; e lì era già pieno di prigionieri che parlavano tutti insieme fra loro in una lingua strana, che i ragazzi che li sorvegliavano non capivano niente e li guardavano storto, e li tenevano a bada col moschetto carico, e nel cortile una quantità di feriti sparpagliati qua e là, che tendevano le braccia e gridavano qualcosa, e io m’immagino che volevano solo dell’acqua, che è quello che chiedono tutti i feriti, anche quelli che magari hanno un buco nella pancia, e mandar giù dell’acqua è il modo più sicuro per spedirli all’altro mondo, ma tutti i feriti comunque chiedono sempre acqua, e perciò credo che anche quelli lì stavano chiedendo da bere, ma anche loro parlavano tutti quanti straniero e non ci si capiva niente; e Joe McLaughlin si grattò la testa e disse, be’, guarda un po’ quanti crucchi, e Ted Bitterrot disse che secondo lui non erano crucchi per niente, ma venivano da qualche altro posto ancora più lontano, e poi arrivò il tenente Gordon che aveva appena parlato con i loro ufficiali e disse, be’, ragazzi, lo sapete da dove vengono questi yankees? 

Sono polacchi, disse, il 58° New York; ecco che razza di feccia ci mandano contro, disse, poveracci sbarcati lassù senza un soldo in tasca, che neanche parlano inglese, e là il governo offre cento dollari di premio a chi si arruola, e quelli si arruolano per non crepare di fame nelle fogne di New York, e neanche sanno perché li mandano a combattere, ed è con questi mercenari che credono di arrivare a Richmond; ma finché ci sono dei veri Americani con un fucile in mano da questa parte del Rappahannock, a difendere le loro case e le donne del Sud da questi stranieri, non credo che ci arriveranno mai, eh, ragazzi? Così disse il tenente Gordon, e Joe McLaughlin sputò e disse, polacchi, eh? Be’, non lo so che razza di gente sono, ma per me è meglio che tornano di corsa nella loro Polacchia, che qui non è aria per loro. 

E poi non disse più niente, ma questa cosa continuava a girargli in testa e non lo lasciava tranquillo, che era uno che di idee non ne aveva tante, Joe McLaughlin, ma quelle che gli si ficcavano nella zucca, non se le levava più, e ci pensava e ripensava tutto il tempo; e tre o quattro giorni dopo, quando la nostra squadra andò a sorvegliare i prigionieri e i negri che seppellivano i morti, io e lui ci trovammo proprio lì, al margine del bosco dietro il granaio, che intanto aveva finito di bruciare e restavano solo le travi carbonizzate, e lui si piantò a gambe larghe davanti a una tomba appena riempita, dove avevano sepolto uno di quei polacchi, e disse, be’, vecchio, ecco qua, hai fatto un viaggio così lungo per venir qua a rubarci la nostra terra, ed ecco quel che hai guadagnato, sei piedi di terra in tutto, e ti basta e ti avanza; non hai mica fatto un buon affare, era meglio se te ne restavi laggiù; e poi sputò il suo tabacco, non proprio sulla terra smossa, ma appena un po’ più in là, e ne strappò un altro morso dalla treccia e ricominciò a masticare, e credo che da allora in poi non ci pensò più. 

 Alessandro Barbero, Alabama, Sellerio (Collana La memoria n° 1195), Palermo, 2021¹; pp. 189-191.

Commenti

Etichette

Mostra di più