La danza della parola

 L’ironia per poter funzionare ha bisogno di una polarità, nel senso di uno che è ironico a proposito di qualcosa d’altro, e quindi c’è bisogno di un obiettivo dell'ironia e di un pubblico per l’ironia, e tale pubblico deve essere così intelligente da essere magari allo stesso tempo l’oggetto dell'ironia: questa, io credo, è una condizione per capire di più del mondo in cui viviamo. Introducendo delle configurazioni che non sono quelle abituali, l’ironia ci fornisce uno sguardo inusuale. Se uno è ironico anche verso sé stesso, è abituato a prendersi gioco di quello che gli è abituale, o almeno deve essere capace di svincolarsi da ciò che è dato per scontato, o anche da quello che è dato per assodato. Quindi, l’ironia è un modo di mettere in questione quei «fondamenti» che prima si credevano intoccabili. Ciò vale persino nel campo della scienza. 

Giulio Giorello, La danza della parola. L'ironia come arma civile, Mondadori, 2019. [Libro elettronico]

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