Non è facile essere Comunista negli Stati Uniti

 …Auguri Angela

“Io sono comunista, perché il motivo per il quale noi siamo costretti con la violenza a vivere miseramente, ad avere il livello di vita più basso di tutta la società americana, è in stretto rapporto con la natura del capitalismo. Se noi riusciremo un giorno ad emergere dalla nostra oppressione, dalla nostra miseria, se riusciremo un giorno a non essere i bersagli di una mentalità razzista, di poliziotti razzisti, dovremo distruggere il sistema capitalistico americano…. Sono comunista perché credo che il popolo nero, il cui lavoro e il cui sangue hanno reso possibile edificare questo paese, ha diritto ad una gran parte delle ricchezze che hanno accumulato gli Hugh, i Rockefeller, i Kennedy, i Dupont, tutti gli strapotenti capitalisti bianchi d'America…. Sono comunista perché penso che i neri non dovrebbero essere costretti a fare una guerra razzista e imperialista nel Sud-Est asiatico, dove il governo USA rifiuta con la violenza più inumana ad un popolo non bianco il diritto di autogovernarsi, esattamente allo stesso modo in cui, durante interi secoli, ha usato la violenza per sopprimerci. La mia decisione di iscrivermi al gruppo Che-Lumumba, collettivo nero militante del partito comunista, deriva direttamente dalla mia convinzione che la sola via per la liberazione di tutti i neri è quella del rovesciamento completo e totale della classe capitalista e di tutti i suoi mezzi di oppressione…. Il partito comunista dichiara che il popolo nero non solamente costituisce la parte più oppressa della popolazione degli Stati Uniti, ma anche che noi siamo in questo paese l'espressione della resistenza più combattiva. Noi siamo dunque, in quanto popolo nero, i leaders naturali di una rivoluzione il cui scopo finale è quello di rovesciare la classe dirigente americana e liberare tutte le masse del paese. I neri si devono liberare poggiando sulle proprie forze…. Il partito comunista riconosce la necessità per i bianchi, soprattutto per gli operai bianchi, di accettare il ruolo direttivo dei neri. Se essi dovranno un giorno liberarsi dalle loro catene capiranno che dovranno, prima di tutto, lottare contro ogni manifestazione di razzismo.” 

Angela Davis, 1971 (Angela Davis, nata a Birmingham il 26 gennaio 1944)

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