Il telefono

Il telefono squilla e il suo corpo nudo

trema. La tua amata voce attraversa
mari e paesi, distanze e oblii,
finché non arriva da me, nella nostra stanza
impoverita di ricordi, ravvivando
le foglie del giardino, sfiorando le pagine
dai tuoi libri d'oro, asciugando la rugiada
accumulata sulle finestre e trasformando,
per tua grazia, il telefono
in un fiore frusciante.

Oscar Acosta (da Poesia minore, 1957)

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