Opera senza nome

…Quanto alla materia saggistica, è pur vero che il libro era costellato di analisi e digressioni su singole parole, fatti storici, opere di autori classici. E allora, che cosa doveva prevalere? Una parola che appiana tutto: letteratura. Che cosa sia letteratura è meglio non definire con troppa insistenza. Forse non è più che una vibrazione, avvertibile nei testi più disparati: racconti, versi, ma anche analisi serrate, aforismi, trattazioni. Una pagina di Galilei e una del cavalier Marino possono stare accanto tra le vette della letteratura italiana. E letteratura era l'unica parola che mi ha sempre attratto, anche perché in pari misura alla narrativa e alla saggistica avevano finito per aggregarsi superfetazioni varie, che minacciavano di soffocarle. I saggi più densi non corrispondevano ai modelli della saggistica come i racconti più folgoranti potevano sfuggire ai canoni della narrativa. Che cos'è il Weinhaus Wolf di Benn? Un racconto? O un saggio raccontato? Domande da non fare…”

(Roberto Calasso, “Opera senza nome” - Adelphi)

 

Commenti

Etichette

Mostra di più