Notti attiche

Maledetto chi ha inventato le ore e stramaledetto il primo che ha piazzato qui la meridiana. M'ha fatto a pezzettini la giornata, me tapino. Da ragazzo, la pancia era la sola meridiana! La migliore, senza confronto, e la più esatta di tutte quante.

Quando dava il segnale quella, si poteva mangiare, se mai ce n'era: adesso, anche quel che c'è non si mangia, se non garba al sole. Così, ormai, la città trabocca di meridiane e la gente, quasi tutta, arranca rinsecchita dalla fame.Plauto [o forse Aquilio] citato da Aulo Gellio, Notti attiche, III, 3, 5

A. Gellio, [Noctes Atticae, 159 d.C.], Notti attiche, Torino, UTET, 2007 [a cura di G. Bernardi-Perini]


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