E’ ora

Tante di quelle cose impossibili sono già successe in questa vita. Lui non ci pensa su due volte quando lei gli dice di prepararsi: fra poco gli taglierà i capelli.
Si siede sulla sedia nella stanza di sopra, quella che, scherzando, chiamano la biblioteca. C’è una finestra lì che dà una buona luce. La neve viene giù là fuori come i fogli di giornale si raccolgono attorno ai suoi piedi. Lei gli avvolge un grande asciugamano attorno alle spalle. Poi tira fuori le forbici, il pettine e la spazzola.
E’ la prima volta che stanno soli insieme da un bel pezzo - senza che nessuno debba andare in qualche posto o abbia bisogno di fare qualche cosa. A parte quando vanno a letto insieme. Quel tipo di intimità.
O fare colazione insieme. Un altro tipo d’intimità. Tacciono entrambi e si fanno pensierosi mentre lei gli taglia i capelli, li pettina e poi li taglia ancora.
Fuori, la neve continua a cadere.
Ben presto la luce comincia a staccarsi dalla finestra. Lui guarda a terra, smarrito e assorto nel tentativo di leggere qualcosa dal giornale. Lei dice: “Alza un po’ la testa”. E lui ubbidisce.
Poi gli fa: “Guarda un po’ che te ne pare”. Lui va a guardarsi allo specchio e gli pare che vada bene.
Proprio come piace a lui e glielo dice.
E’ solo dopo, quando accende la luce del portico per scuotere l’asciugamano fuori e vede i riccioli e le ciocche di capelli bianchi e scuri volare via e posarsi sulla neve, che capisce una cosa: è un adulto ormai, un vero adulto, anzi un uomo di mezz’età. Quando era ragazzino, e andava con il padre dal barbiere, o anche dopo, da adolescente, come avrebbe mai potuto immaginare che la vita gli avrebbe un giorno concesso il privilegio di una bellissima donna con cui viaggiare, dormire e fare colazione insieme?
E non basta - una donna che in silenzio gli avrebbe tagliato i capelli un pomeriggio in una città buia sotto la neve a tremila miglia di distanza da dove era partito.
Una donna che poteva guardarlo dall’altra parte del tavolo e dirgli: “E’ ora di metterti sulla poltrona del barbiere. E’ ora che ti fai fare un bel taglio di capelli”.

Raymond Carver

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