Siano pur due

[…] Le nostre anime, dunque, che sono una,
sebbene io debba andare, non patiscono
frattura ma espansione, come oro
battuto fino alla più aurea lama.
Siano pur due, lo sono come i rigidi
gemelli del compasso sono due:
la tua anima il piede fisso che, all’apparenza
immoto, muove al moto del compagno
e, se pure dimori nel suo centro
quando l’altro si spinge più lontano,
piega e lo segue intento
e torna eretto al suo tornare al centro.
Così tu sei per me che debbo, simile
all’altro piede, obliquamente correre:
la tua fermezza chiude giustamente il mio cerchio
e al mio principio mi riporta sempre.

John Donne

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