La leggenda del pianista sull’oceano

Sapeva leggere Novecento, non i libri, quelli sono buoni tutti. Sapeva leggere la gente, i segni che la gente si porta addosso, posti, rumori, odori, la loro terra, la loro storia tutta scritta addosso. Lui leggeva e con cura infinita catalogava, sistemava, ordinava, in quella immensa mappa che stava disegnandosi in testa. Il mondo magari non l’aveva visto mai, ma erano quasi trent’anni che il mondo passava su quella nave. Ed erano quasi trent’anni che lui su quella nave lo spiava, e gli rubava l’anima.

Max Toone

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