Improvvisamente fu piena estate

I campi verdi di grano, cresciuti e
riempiti nelle lunghe settimane di piogge,
cominciavano a imbiancarsi,
in ogni campo il papavero lampeggiava
col suo rosso smagliante.
La bianca e polverosa strada maestra
era arroventata, dai boschi diventati
più scuri risuonava più spossato,
più greve e penetrante il richiamo del cuculo,
nei prati delle alture, sui loro flessibili steli,
si cullavano le margherite e le lupinelle,
la sabbia e le scabbiose, già tutte in pieno rigoglio e
nel febbrile, folle anelito della dissipazione
dell’approssimarsi della morte perché
a sera si sentiva qua e là nei villaggi il chiaro,
inesorabile avvertimento delle falci in azione.

H. Hesse

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