Movimento irrigidito

Ichna

Miss Duncan, la danzatrice,
ma quale nuvola, zeffiro, baccante,
chiaro di luna sull’onda, alito, dondolio!

Quando sta dritta nell’atelier del fotografo,
strappata, pesante di carne, al movimento, alla musica,
data in pasto a una posa,
a una falsa testimonianza.

Le grosse braccia sollevate sulla testa,
il nodo del ginocchio che sporge dalla tunica corta,
la gamba sinistra in avanti, il piede nudo, le dita,
cinque unghie.

Un passo dall’arte eterna all’eternità artificiale –
con riluttanza ammetto che è meglio di niente
e più giusto che no.

Dietro il paravento un busto rosa, una borsetta,
nella borsetta un biglietto per un piroscafo,
partenza l’indomani, ossia sessant’anni fa;
mai più, però alle nove esatte del mattino.

Wisława Szymborska

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