La bambina pugile

Scrivimi una lettera inospitale
qualcosa che mi spintoni
all’aperto, mi dia
mondo. Scrivimi come mi
soffiassi via dal muro
l’ombra troppo invadente
di una gigantesca mano, come mi
baciassi, rompendo l’incantesimo
dell’infanzia intoccabile.
Mandami un vino forte riga
per riga, un sangue
che macchia e smisura
le parole. Mandami a me,
mandami alla consegna,
come un pacco prezioso
in carta casuale,
un neonato in regalo
una faccia spalancata
al cosmo. Scucimi dal tempo
come astro rapido, estremo,
come orizzonte cancellato
dalle onde
mutevoli del senso.

— Chandra Livia Candiani

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