Sergej Aleksandrovič Esenin
Eccola, questa sciocca felicità
Eccola, questa sciocca felicità
Con le sue finestre bianche spalancate sull'orto!
Sopra lo stagno, uguale a un cigno purpureo
Naviga silenzioso il tramonto.
Salve, mia pozzanghera d'oro
E voi betulle capovolte nell'acqua!
Dal tetto una banda di cornacchie
Canta i Vespri alle stelle.
Laggiù oltre i giardini
Dove fiorisce la vitalba
Una soave ragazza vestita di bianco
Accenna delicate canzoni:
E il freddo notturno si distende sui campi
Come una sottana celeste.
O mia cara, mia sciocca felicità,
Tenere e fresche guance di una volta!
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