Miquel Martí i Pol
Tal residuo di me io lo contemplo
con tacito compiacimento
e mi commuove, quasi non fosse
una via senza uscita che m’ingoia.
Forse non serve descriver la speranza,
forse sentirne soltanto il palpito
è già troppo e i moti profondi
del sentimento codardo meglio è celare
nelle remote insenature dell’oblio,
perché polvere e tarli ne prendano possesso.
Dubiterò molto, di nuovo, e mi rivolgerò
mille domande trabocchetto per sentire,
senza lasciarmi sfuggire un dettaglio,
come mi scappa la vita a poco a poco
e come l’albero altero che io fui
perde i rami fronzuti
e, nudo, aspetta il lampo che lo redime.
e mi commuove, quasi non fosse
una via senza uscita che m’ingoia.
Forse non serve descriver la speranza,
forse sentirne soltanto il palpito
è già troppo e i moti profondi
del sentimento codardo meglio è celare
nelle remote insenature dell’oblio,
perché polvere e tarli ne prendano possesso.
Dubiterò molto, di nuovo, e mi rivolgerò
mille domande trabocchetto per sentire,
senza lasciarmi sfuggire un dettaglio,
come mi scappa la vita a poco a poco
e come l’albero altero che io fui
perde i rami fronzuti
e, nudo, aspetta il lampo che lo redime.
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