La verità sul caso Harry Quebert

Harry, com'è possibile trasmettere emozioni che non si sono vissute?” “È esattamente il lavoro di ogni scrittore. Scrivere significa riuscire a sentire le cose con più forza degli altri e trasmetterle di conseguenza. Scrivere significa permettere ai propri lettori di vedere ciò che a volte non possono vedere. Se fossero solo gli orfani a raccontare storie di orfani, sarebbe un problema. Significherebbe che non potresti parlare di madri, di padri, di cani o di piloti d’aereo, né della rivoluzione russa, perché non sei né una madre né un padre, né un cane, né un pilota d’aereo, e non hai vissuto la rivoluzione russa. Tu non sei altro che Marcus Goldman. E se ogni scrittore dovesse limitarsi a se stesso, la letteratura sarebbe di una tristezza spaventosa e perderebbe il proprio senso. Noi scrittori abbiamo il diritto di parlare di tutto, Marcus, di tutto ciò che ci tocca. E non c’è nessuno che possa criticarci per questo. Noi siamo scrittori perché facciamo in maniera diversa una cosa che tutti sanno fare: scrivere. In questo sta tutta la sottigliezza.

— Joël Dicker

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